ADAGIO PORTOGHESE

Un regista giunge nella città di Oporto. Ispirato dal documentario del 1956 “Il pittore e la città” di Manuel De Oliveira, riscopre la semplicità del linguaggio del cinema delle origini, compiendo un viaggio nella potente bellezza e nell’anima di una città, che diventa emblema e trasfigurazione del mondo, del suo mistero, della fragilità e finitezza dell’esistenza umana.

Adagio Portoghese - un documentario di Guido Bandini

“Adagio Portoghese”
genere: documentario
durata: 35′
produzione: Vivaimago
regia: Guido Bandini

soggetto: Guido e Fabrizio Bandini
con: Guido Bandini

Fotografia: Piero Di Stefano
Montaggio: Giorgio Di Stefano

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FESTIVAL E PREMI

Premio Miglior Documentario Corto – Europe Independent Movie Festival 2022
Premio Miglior Documentario Corto – Imagina Florence International Film Festival 2022
Premio Miglior Documentario – Sipontum International Arthouse Film Festival 2022
Menzione Speciale – Sipontum International Arthouse Film Festival 2022
Menzione Speciale – Premio Cineclub – Lecce Film Festival 2022
Finalista – Picentia Short Film Festival 2022
Selezione Ufficiale – Cine OFF International Indipendent Film Festival 2022
Selezione ufficiale – Metropolis Film Festival 2022
Selezione Ufficiale – Cortintelvi 2022

TRACCE

“Tracce” è un viaggio intimo e poetico nell’opera e nel processo creativo di Massimiliano Orlandoni nel quale i luoghi, i progetti e le sessioni di lavoro dell’artista, si fondono alle riflessioni annotate  nei suoi stessi diari che diventano voce altra e segno esistenziale, “un codice personale al quale attingere per indagare la bellezza della natura e fermare la fugacità dello sguardo”. 

Tracce è altresì il tentativo dell’artista di chiudere idealmente un cerchio nell’agognata ricerca di una perfezione, perfezione verso la quale solo la limitatezza dell’esistenza umana – nella sua precarietà – sembra riuscire a tracciare, trasformando lo smarrimento in forza creativa e positività.

“Tracce”
genere: documentario
durata: 15′
produzione: Vivaimago
regia: Guido Bandini
con: Massimiliano Orlandoni
Voce: Andrea Anconetani
Musiche: Isacco Favazza

  • "Tracce" di Guido Bandini

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ESTRATTO

IL PITTORE E LE OCHE

Cosa rimane di un pittore dopo la sua morte? Cosa genera la sua assenza? quanto può durare la forza di un sogno? Vincenzo Raccosta, allevatore di oche e pittore autodidatta, ha cercato per tutta la vita di fondere la sua passione per l’arte al suo amore per la terra. Una vita semplice e generosa, stroncata all’improvviso, che lascia sgomenti le sorelle e gli amici fra i quali molti pittori che da anni frequentano assiduamente il suo Casale di campagna: un luogo antico e inconsueto, un’oasi di pace e convivialità che Vincenzo è riuscito col tempo a trasformare in uno spazio di confronto e scambio di idee, fino a diventare sede di mostre collettive d’arte da lui intitolate “Artenaturalmente”.

Alla visione dei luoghi e delle tele, si sovrappone il racconto delle sorelle e degli amici pittori, a delineare un animo generoso e un po’ naif, il carattere di un uomo profondamente radicato ai valori dell’amicizia e dell’onesta, che si condensavano in un approccio etico di lavorare la terra e di tenere gli animali insieme alla sua vera passione, la pittura, che coltivava non senza difficoltà quando il suo lavoro di allevatore glielo consentiva: la volontà di imparare a dipingere secondo i consigli che chiedeva e riceveva dagli amici pittori, con le varie partecipazioni a premi e mostre di pittura.
Nonostante oggi il Casale sia senza il suo padrone, restano le tracce della sua presenza e le quattro oche che Vincenzo aveva risparmiato all’inevitabile sacrificio; restano i suoi quadri, la sua visione del mondo e la volontà delle sorelle di mantenere viva la memoria del fratello.

“Il pittore e le oche”
genere: documentario di creazione
durata: 58′
produzione: Vivaimago
soggetto e regia: Guido Bandini
fotografia: Piero Di Stefano
musiche: Isacco Favazza

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A RIPARO DAL VENTO

Marche. Campagne maceratesi. Il dialogo muto tra un vecchio e la sua terra; ricordi di freddo, di duro lavoro nei campi, di rassegnazione; frammenti di un mondo che ancora sopravvivono nei pensieri e nelle parole di Luigi Paolucci, ex contadino a mezzadria che oggi vive insieme al figlio e alla badante in un condominio di periferia.

Ma questi sono giorni particolari per Lello! sta per arrivare il    giorno del suo centesimo compleanno e la famiglia gli si stringe attorno preparandosi a festeggiarlo: la figlia Iolanda ma soprattutto la nipote Cristina che, grazie all’evento, passerà un po’ di tempo col nonno, interrogandosi sull’inevitabilità di un ripensamento radicale dell’esistenza umana in rapporto alla natura che lo circonda.

“A RIPARO DAL VENTO”
genere: documentario di creazione
durata: 39 minuti
formato: full HD
paese: Italia
anno di produzione: 2013
lingua originale: italiano/dialetto marchigiano
soggetto: Guido Bandini, Cristina Capodaglio
regia e montaggio: Guido Bandini
fotografia: Michele Sapia
musiche originali: Isacco Favazza
produzione: VIVAIMAGO

  • A riparo dal vento - un documentario di Guido Bandini

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ESTRATTO 2

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IL MESTIERE DELL'ATTENZIONE

“Il mestiere dell’attenzione” è un omaggio a Mattia Moreni.( 1920 – 1999 ), uno degli artisti più visionari del secolo appena trascorso. Spinto da un flusso di creatività prorompente e fuori dal seminato ufficiale dell’arte, ha dato vita ad opere sulla “fine dell’umanesimo” e sulla mutazione antropologica, teorizzando ed illustrandola ” regressione della specie”, fino a denunciare la pianificazione celebrale dell’”umanoide tutto computer”, anticipando di circa un ventennio alcuni tra i temi più attuali, quali la ricerca genetica, il progresso sempre più totalizzante dell’elettronica e delle bio-tecnologie che incidono sul destino dell’uomo e sul destino parallelo della pittura.

Il documentario si muove tra gli scenari della Romagna, terra adottiva ed amata da Moreni, e Parigi, intrecciando i racconti e le testimonianze delle persone a lui più vicine con il lavoro del regista alle prese con la realizzazione del documentario, rivelando il carattere difficile e contraddittorio dell’artista, che, guidato da scelte radicali ed attraverso un isolamento voluto e vissuto dagli anni ’60 fino alla morte, lo hanno portato ad assumere la posizione privilegiata di attento e lucido osservatore e “sperimentatore” della modernità.

“IL MESTIERE DELL’ATTENZIONE
Mattia Moreni  e la regressione della specie”

produzione: Italia – 2005
durata: 70′
regia: Guido Bandini
autori: G&F Bandini, A. Montalto
fotografia: Guido Bandini
montaggio: Guido Bandini
Musiche: Francesco Ballerini, Fabrizio Bandini
Producer: Cristopher Loubat, G&F Bandini, Cavernjatt record

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GUIDO BANDINI